Veneranda Fabbrica del Duomo di Milano
La Veneranda Fabbrica del Duomo di Milano è lo storico ente preposto alla costruzione e alla valorizzazione della Chiesa Cattedrale di Milano. Fu istituita a Milano nel 1387 da Gian Galeazzo Visconti, prima Signore e poi Duca della città, e sin da allora si adopera con grande senso di responsabilità in diversi settori operativi, oltre ad accogliere i fedeli e più di 2 milioni di visitatori all’anno.
Il marmo di Candoglia
La storia del marmo di Candoglia, il materiale di cui è interamente costruito il Duomo, è costituita da un lungo percorso fatto a tappe che ha inizio con la sua escavazione e si conclude con la messa sul Monumento. A monte della frazione di Candoglia nel comune di Mergozzo, nella Regione italiana denominata Piemonte, si trovano le sorgenti vive del Duomo di Milano, la Cava da cui proviene il marmo che compone la Cattedrale e da cui prende il nome stesso. Qui il materiale viene estratto, tagliato e abbozzato prima di proseguire il suo viaggio verso Milano. Successivamente, il marmo approda al Cantiere Marmisti, il laboratorio alle porte di Milano dove avviene la lavorazione al dettaglio per ottenere i conci, gli elementi architettonici e d’ornato, le sculture e le statue.
Tale sede è attrezzata con quanto di più aggiornato la tecnica oggi offra e vi lavora mano d’opera altamente specializzata fra operai fresatori-refilatori, marmisti quadratori, marmisti ornatisti, scultori, apprendisti e manovali. I pezzi di marmo lavorati nel Laboratorio marmisti e ormai divenuti vere e proprie opere d’arte, giungono infine al Cantiere Duomo, il cantiere che ha sede presso il Monumento per permettere alle maestranze di operare presso la Cattedrale stessa. Ancora oggi questo luogo è sede di importanti attività: restaurare e conservare strutture lapidee, installare ed aggiornare impianti tecnologici, posare ornati e strutture provenienti dal Cantiere Marmisti, mettere in opera vetrate, dipinti, manufatti lignei e metallici, tener efficiente il grandioso complesso originario, predisporre paramenti e arredi liturgici e provvedere al decoro delle celebrazioni e dell’intero tempio.
Il Museo del Duomo
ll Museo del Duomo rappresenta la sintesi perfetta degli oltre sei secoli di costruzione della Cattedrale ed è lo scrigno di alcune tra le opere che meglio raccontano la storia del Duomo dalle sue origini alle epoche più recenti. Il Museo ospita opere di scultura, arte vetraria, arazzi, bozzetti ordinati seguendo un criterio cronologico, partendo dalle origini della Cattedrale sino ai tempi più recenti. Il Museo con il tempo è cresciuto e ha arricchito le proprie sale e le proprie raccolte in rapporto al lavoro paziente di sostituzione delle opere ammalorate e per esigenze conservative non più in opera sul Monumento.
Archivio e biblioteca
L’Archivio e la Biblioteca conservano il patrimonio documentario e librario che la Veneranda Fabbrica ha prodotto e raccolto in più di seicento anni di storia nello svolgimento della propria attività: oltre sei secoli raccontati attraverso una miriade di testimonianze che vengono qui conservate con cura fin dalle origini della sua costruzione. Stiamo parlando di un patrimonio molto vasto, che annovera 5000 faldoni contenenti un’infinità di relazioni, corrispondenza, progetti, 2700 registri contabili, oltre 2000 disegni e un patrimonio di più di 90000 fototipi. Questo materiale, insieme alle pubblicazioni conservate nella biblioteca, forniscono una completa panoramica non solo sulla storia del Duomo, ma su quella dell’intera città di Milano.
Cappella Musicale
La Cappella Musicale del Duomo di Milano è la più antica istituzione culturale milanese, attiva ininterrottamente dal 1402 ad oggi. Il suo patrimonio musicale è costituito dalla musica che i suoi maestri hanno scritto nel corso dei secoli e che continua ad essere tutt’oggi arricchito. La Cappella Musicale accompagna in Duomo tutte le domeniche l’Eucaristia Capitolare delle ore 11.00 e le festività religiose, secondo il calendario liturgico. Nel 1402, i deputati della Veneranda Fabbrica nominarono il primo maestro della Cappella Musicale: il musichus Matteo da Perugia. La figura del maestro di cappella si era resa allora necessaria con l’introduzione della polifonia, cioè del canto simultaneo di una o più melodie. Alla fine del suo mandato la Cappella ebbe la sua organizzazione completa: maestro, organista, vicemaestro, cantori adulti e fanciulli.
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